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sabato 23 febbraio 2013

Programmescion

Bonzuà.
Domattina all'una meno un quarto salgo sull'aeromobile che mi ricondurrà sul patrio suolo.
Ed avvierò, in tal modo, la settimana delle robette da fare: votare, incontrare il d.c. che mi sostituisce, andare in banca, andare dal commercialista, incontrare gli eredi del proprietario del mio buco dimmerda che hanno l'ilare convinzione che io lo comperi, pena lo sfratto, li farò gioiosamente vincere il primo premio del concorso Sucastaminchia, consegnando loro i voucher per il più bel viaggio ad Affanculo della loro vita, poi organizzerò una bozza di trasloco, incontrerò il Ruggi, forse anche da dietro, mi sposterò su Milano o su Torino per incontrare il Mentore della Skiz, nonchè mio grande ed antico amico, mi fotterò la Ale nel profondo budello di merda, mi scoperò Santa Nadine e poi basta, direi.

Nel frammentre, la Holga raggiungerà una località vicina a Liegi, dove verrà ripetutamente fotografata sia con abiti che senza abiti. Affronterà il viaggio con una amica russa, anch'ella facente parte dello stage, più il di quest'ultima fidanzato russo, guidante una confortevole auto di fabbricazione tedesca sul cui meccanismo di acquisto, considerata la nullafacenza del russo montone, mi è ignota ed ignara e desidero continuare a ignorare.
Quando avrò espletato tutte le mie robettine ritornerò a Parigi e, se sarà a Parigi anche la Finny ed avrà voglia di far abbronzare la passera al sole, vi è dell'assai probabile caso che si decolli assieme per Lisbona, si bighelloni colà per un giorno o due e poi si migri verso sud, verso le Isole Ficcaderos de la Gran Cagnaria En Calor Continuo, ma vi è la assoluta certezza che, qualora la finnica non possa o non voglia, il Tazio farà tutto ciò da solo.
Per cui bene, direi, molto bene.

Per il resto, amiche e amici che tanto bene mi volete e che tanto bene vi voglio, quella piccola "grattatina" che ci siam dati nasce per colpa mia, perchè spesso non considero che voi non siete qui a vivere e vedere e, quindi, talvolta mi esprimo cripticamente e con abbondanti carenze informative.
Però vi prego, continuiamo a darci tutte le "grattatine" del caso, perchè anche questa è amicizia.

Bon, guardate: sapete che torno in Italia senza nessun patema d'animo? Sapete che non c'ho quella sensazione di tristezza?
C'ho solo una gran voglia di raggiungere le Isole Fotteremos della Gran Cagnona En Calor Crezente.
Olè.

venerdì 22 febbraio 2013

Progettini

Scartabellando nell'Internèt ho trovato un bell'alberghetto nudista vicino alla Playa del Inglès a Gran Canaria. Tanti bei bungalowini e una piscinona, poi in un attimo si è sulle dune, anche a piedi. In questo periodo si paga un cazzo, ci sto pensando seriamente di far prendere aria al mio uccellone scappellato.
Mi tirerei dietro volentieri anche la Finny, tanto il costo sempre quello è, ma aspetto a parlargliene.
Sì, perchè la settimana prossima lei va in Belgio a fare 'sto set e io torno in Italia che devo sbrattare delle merde burocratiche.
Poi, quando rientreremo entrambi su Parigi si decide il da farsi, che lei ha le idee chiare sul lavoro e io su alcune faccenduole.
Però mi attrae sta idea, sì. Speriamo che si riesca a metterla in moto.

giovedì 21 febbraio 2013

Nota acidoannoiata in salsa di tetta dolce

Perdonate l'inebetita paralisi neurovegetativa dell'uomo di fronte alla femmina, me ne rendo conto e me ne scuso.
Ma un secondo fa, prima di gettarmi a scrivervelo, ho assistitio ad una scena oggettivamente comune, ma sogettivamente non comune. Due tette di titanio rinforzato ed arricchito venivano celate in un maglioncino da me regalato, scopo vestizione per Pineau des Charentes chez Flore, come di consuetduine.
Beh, amici che sempre meno numerosi mi seguite da casa, io stasera ho assistito alla prova dell'esistenza di una Potenza, di una Forza, di un Dominio Superiori.
Quelle tette ventenni hanno modellato il maglioncino molto meglio di qualsiasi altra tetta sorretta dal prodotto della progettazione ingegneristicoastrofisica dell'industria reggisenaria degli ultimi due secoli.
Spaventosamente delizioso.

Ora, amici, che progressivamente sempre meno numerosi mi seguite da casa, perchè vi ho narrato una simile banalità?
Perchè ci tengo a ribadire, rafforzare, ricordare, ripassare con TUTTI E TUTTE che a me non me ne frega un cazzo della marmorenza petrosa della zinna inamovibile (chi ha cultura del Tazio lo sa) e che, per quanto alcunE amerebbero credere, lungo manichee teorie, non permango a Parigi per ragioni geologicopettorali e mineralcapezzolari, seppur esteticamente deliziose, ma solo e solamente perchè a me, amici e amiche che oramai nulli mi seguiti da casa, un mazzetto di gerberette non me le ha mai regalate nessuno.

Meditate, donne, meditate.
E poi, prima di indottrinarmi di sapienza amorosa e coppiale,  insegnatemi di come siete state mandate a cagare.
Buoa serata a tutti.

Intermezzo

E la modella finlandese indossa il pantalone della tuta a vita ultrabassa e deambula scalza sul legno termoriscaldato e di sopra c'ha la canottina violacea ed il pezzo superiore cappucciato della tuta medesima, ma indossato aperto cosicchè la mammella o maRmella possa insolentire e, contemporaneamente, sgranocchia una galletta di aria e polistirolo mentre consulta la lista delle offerte sulla rivistina specializzata e l'uomo italiano sulla quarantina si ingalla come un cedrone citrone e la segue in cucina dove ella, pur assorta nella lettura, apre il frigo per impossessarsi della bottiglia di succo di frutta e poi chiude e si trova davanti il maschio italiano che la solleva di peso e la schiacchia sulla tavola della cucina medesima, abbassandole in un sol colpo pantalone e mutandina, perchè la finnica statua non porta MAI il reggiseno, ma SEMPRE le mutandine e, una volta denudatele le terga, mentre egli la tiene premuta col braccio sinistro sulla tavola, armeggia col suo rigidissimo pene tra le sue architettoniche natiche, premendo il glande bollente contro il suo ano, violandolo con piacevole dolore bruciante per entrambi ed inizia la sodomia, dapprima lenta, poi progressivamente più impetuosa ed inarrestabile ed il corpo del maschio schiaccia quello della femmina e la mano le tappa la bocca ed ella urla di gola, rossa, mentre il maschio acquisisce maggior larghezza nello sfintere e, una volta mollata la mano dalla bocca la donna punta le mani sulla tavola come se si accingesse a far flessioni e sbatte ritmicamente il sedere contro la pancia dell'uomo nell'esatto istante in cui l'uomo affonda la verga nel suo ano oramai enormemente dilatato. La donna finnica gode molto nell'essere presa a quel modo e l'uomo italiano, seppur mai posseduto da istinti violenti, apprezza progressivamente sempre più questi estemporanei raid incursivi che si concludono con un avvolgente eiaculazione nel retto della giovane che pare apprezzare moltissimo tale giuoco, sino a provare l'orgasmo anale, talvolta, ma anche quello vaginale da autoerotismo contemporaneo, talaltre volte.
E poi ci si ricompone veloci, ci si bacia veloci e ciascuno torna alle sue attività e il giovedì mattina con tali intermezzi, qui nella bella Parigi, non è per nulla malaccio. 
No.

mercoledì 20 febbraio 2013

Bonjour, Paris!

Bonjour e che bello dirlo a) alle undici del mattino b) dal luogo in cui buongiorno lo si dice veramente così.
Holga è uscita e ha lasciato un biglietto sul tavolo, dove in inglese mi chiede se si pranza assieme verso le tredici in un bistrot qui vicino e poi in flinlandese aggiunge una frase che manco mi metto a tradurla, ma non credo sia un offesa perchè finisce col faccino sorridente.
Gliene chiederò conto più tardi.

Mi sento riposato, sollevato, arioso, energetico, positivo, immotivatamente ottimista, probabilmente creativo, sessualmente soddisfatto e quest'ultimo aspetto mi preoccupa e destabilizza, mi spiazza e mi incuriosisce.
Mi piace sedere a casa di chissà chi, nudo, a scrivere un post attraverso il suo wifi. Mi piace considerare che, a questo punto della  novella, mi trovo dinnanzi ad una rosa di possibilità relative ai futuri giorni, nessuna delle quali contiene la parola "obbligo" e nessuna delle quali è spiacevole.
Vado elencandole.

Ipotesi uno
Rimango qui a Parigi bello sciallo e non faccio un cazzo sino al giorno della settimana prossima in cui la Holga si sposterà in Belgio per un servizio fotografico di due giorni. Al suo ritorno, si vedrà

Ipotesi due
Rimango qui a Parigi bello sciallo e non faccio un cazzo sino al giorno della settimana prossima in cui la Holga si sposterà in Belgio per un servizio fotografico di due giorni e la seguirò là, che non sono mai stato in Belgio. Al ritorno, si vedrà.

Ipotesi tre
Rimango qui a Parigi bello sciallo blah blah e quando la Holga va in Belgio io prendo l'aereo e vado a Bordeaux e poi affitto una macchina e vado a trovare il Ruggi nel suo bel B&B.

Ipotesi quattro
Parigi sciallo, poi aereo e casa, valigia estiva, biglietto e partenza per una solitaria canarina a Maspalomas.

Ipotesi cinque
Parigi sciallo, Holga Belgio, Holga torna, aereo, casa, valigia leggera, Canarie together.

E poi mi distraggo e penso ad altro, perchè non è così importante la programmazione, ma è importante la chance.
Riguardo le foto che le ho fatto stanotte e mi scappello e incappello, eccitato.
E' davvero bellissima.
Me la merito tutta, sì.
Sì?

martedì 19 febbraio 2013

Au jardìn d'Edgar

La Finny è desaparecida stamattina presto, che c'aveva un casting. Non so per cosa, nè lei me l'ha detto, nè io gliel'ho chiesto. Mi sono limitato a cazzeggiare da turista e poi sono rientrato, poi ho dormito, poi ho navigato, poi ho risposto al telefono, dopo giorni.
E ho risposto a quel che m'è stato chiesto, con la sincerità che mi contraddistingue e che tanti sperano che, invece, non mi contraddistinguesse affatto.

"Quando torni?"
"Non lo so"
"Ma torni?"
"Non lo so"
"Almeno non è un 'no'"
"Mi faccio vivo io, non ti preoccupare"


Poi, verso le diciassette, la Finny è rientrata.
Mi ha regalato un mazzetto di gerberine bianche, molto grazioso.
"Te l'ho comperato in quella serra che mi dicevi che ti piace tanto, quella in Rue de la Cité, prima di entrare nell'Île".
Oh, certo! Au jardìn d'Edgar! Sì!
L'ho abbracciata e baciata, un pensiero davvero fresco e commovente.
"Com'è andato il casting?"
Spallucce.
"Stasera andiamo a mangiare schifezze da Lionel" e lei sorride.
Va matta per la quiche di Lionel.
La quiche lionelle de la FunnyFinny, con gli accenti sulle 'i'.
Riesco a farla ridere. Sono orgoglioso.

Poi mi faccio la doccia con lei e la insapono lentamente.
"Perchè sei così buono con me?"
Non rispondo, lei non chiede più.
E si lascia insaponare piano.

Che belle gerberine.
Le adoro.

lunedì 18 febbraio 2013

Funny Finny


Che bel pomeriggio di sole. Non fa neanche freddo. Siamo stati a pranzare al quartiere latino qui di dietro e abbiamo mangiato all'aperto, che si stava bene.
Poi abbiamo fatto due passi, le ho comperato un maglioncino che le piaceva tanto e che costava poco e poi siamo rientrati.
L'appartamento è proprio bello, dà direttamente su Boulevard Saint-Germain e si vede di sotto il brulichio di classe della Parigi bene. Mica siamo alle Banlieau, eh.
Mi chiedo che cazzo farà nella vita il tizio che possiede questa casa e allora interrogo Finny, che in mutandine verdi a vita bassa sta stesa di pancia sul letto a leggere un libro in finlandese.
E, ovviamente, Finny non ne ha la più pallida idea e questo mi strappa una risata alla quale lei risponde con un candido sorriso.
Mi informo se siamo certi che non arrivi da un momento all'altro e lei mi risponde che costui l'ha lasciata dicendo che si sarebbero rivisti a metà marzo.
Merci.

"Ma quanti anni ha?" le chiedo.
Fa spallucce e dice "Sessanta, credo, non so." e a me torna da ridere e lei sorride delicata, di nuovo.
Che fortuna fare fatica a condurre una conversazione estesa, che fortuna.
Finny ha delle tette monumentali, sia per il marmo in cui sono ricavate, sia per la bellezza scultorea della loro forma generosa. E' una ragazza spettacolare, davvero, una delle più belle ragazze che io abbia mai visto in vita mia. La bellezza in termini assoluti, che sì ti fa tirare la minchia, ma soprattutto ti fa rimanere a bocca aperta, come davanti a un'opera d'arte.
Ha una passerina piatta, dalle labbra appena pronunciate, sottili e sul pube lascia crescere una spruzzatina di peli biondi che sono davvero deliziosi.
Si trucca nulla, non usa smalti, com'è è e devo dire che è proprio un bell'essere, il suo.

Vent'anni, santa madre Russia.
Non ho idea da quanto sia a Parigi, non gliel'ho chiesto e credo che mai glielo chiederò. D'altra parte lei a me ha chiesto qualcosa? No. E allora par condicio sia.
Guardo fuori dalla finestra il sole che scende ed è tutto così chic, così di classe, così caldo e confortevole.
Mi rendo conto dell'anomalia che si è materializzata, intendiamoci, mica sono scemo. Solo che adesso non ho cazzi di fare analisi forensiche sull'anomalia, adesso voglio solo essere condotto dall'istinto e godere dell'impagabile compagnia di questa figliola fatata, rassicurante e per nulla ingombrante.

Mi stendo sul letto di fianco a lei e lei chiude il libro e mi bacia. Mi bacia e mi guarda e mi dice che sono bellissimo e le piaccio tantissimo.
Ricambio dicendole la stessa cosa, cioè la verità: è bellissima e mi piace tantissimo.
Poi ci appallottoliamo e cominciamo a scopare e la bella fatina diviene cattiva, istintiva, vuole sentire male, si trasfigura e io la sbatto, la inculo, la violento, la torco e la schieno, le schiaffeggio i seni fino a farli diventare rossi e sbatto come un violentatore e lei gode, rossa in viso, ansimando, ringhiando e poi viene.
E restiamo così, odorosi l'uno dell'altra, per quanto Finny anche se lurida non puzza, è inodore, sa di pelle, di fica, ma nulla più.
Scivoliamo sotto il piumone e andiamo verso la sera e io non so dove ceneremo, quando, cosa, non so niente.
E nemmeno lei, ma mi bacia i capezzoli e mi accarezza lieve come una farfallina bianca e bionda.

L'anomalia c'è, si capisce, lo so. Non rispondo al telefono da giorni, limitandomi a mandare text rassicuranti sul fatto che non sono morto, ma semplicemente molto impegnato, che è vero. Sono impegnatissimo a scomparire non so dove con non so chi, ma capisco che la cosa è imprescindibile ed inarrestabile.

Le annuso i capelli che sanno di buono.
"Sei mai stata alle Canarie?" le chiedo, spiegandole bene che sono isole e poi lei dice "ahhhh" e mi risponde di no.
E io mi vedo con Finny dietro a dei muretti di pietre a prendere il sole nudi sotto il vento sferzante, senza dire nulla per ore, per giorni.
E il pensiero mi tenta.
Ma al momento non ho tempo per affrontare l'anomalia.

C'è un momento, un preciso momento apparentemente imbarazzante tra un uomo e una donna che scopano con assiduità, ma in realtà è un momento importante, fondamentale sotto un profilo umano, personale.
E' il momento in cui si fa la cacca nel bagno e l'altro entra dopo di te. Si è imbarazzati come se l'altro non avesse mai sentito l'odore della cacca, o non la facesse.
Quando due persone conoscono l'odore ciascuno della cacca di quell'altro, sono a un livello di intimità molto avanzato, molto importante.
Io conosco l'odore della sua cacca e lei quello della mia.
Siamo immotivatamente intimi.
Ma lo siamo molto.

E ora vestiamoci, andiamo a far due passi e a bere un Pinot de Charente da Flore.
E poi si vedrà.
"Kiss me, Finny" le dico e lei ride e dice "Stop with that, my name is Holga, not that funny Finny!" e ride da sola del gioco di parole.
Funny Skinny Finny, aka Holga.

Il Pinot chiama, Holga, dobbiamo rispondere.
"Yeah" mi dice scivolando fuori dal letto nella sua immacolata nudità assoluta.
E naufragar m'è dolce in questo guaio.

Limbo

E guardo Finny la straultrafiga finlandese di vent'anni che dorme nuda nel suo letto e c'ha un culo che merita la sega che, lento, mi sto facendo. Che poi "suo letto" è tutto un dire, perchè Finny vive qui che è la casa del soggetto che la chiava in cambio di ospitalità e che, al momento, è in giro per il mondo. D'altra parte, per permettersi un appartamento a Saint Germain Des Pres ci vuole un'entrata leggermente superiore a quella da modella saltuaria che Finny si porta, saltuariamente, a casa.

Ma che cazzo ci fai tu, Tazio, a Parigi a letto con una finlandese straultrafiga di vent'anni che fa la modella? Dai chiedetemelo.
Ci faccio che qualche giorno fa il mio amico torinese, già Mentore della Skiz, mi chiama per chiedermi se gli faccio l'one-man-band per la produzione di uno spot a basso costo qui a Parigi ed io ho detto di sì. Tempo di girato un giorno e Finny è la modella/attrice che doveva uscire da un barcone sulla Senna con addosso solo una camicia, che era l'oggetto dello spot. Poi le ho offerto la cena, ci siamo scolati una bottiglia di Chablis e ci siamo messi a chiavare e devo dire che è stato proprio un bell'investimento, perchè Finny è molto molto figa e anche molto molto porca.

E poi ha un pregio incredibile: non parla francese e parla poco e male l'inglese. Parla bene il finlandese, che fortunatamente è una lingua che io ignoro.
Per cui, per fare serata, ma anche mattinata o pomeriggiata, l'unica è chiavare e Finny pare essere sempre pronta a farselo infilare in un buco qualsiasi.
E così venerdì abbiamo girato, fine dell'avventura, ma io sono rimasto qui e non sono tornato a Londra e lei mi ospita nella cosa in cui, a sua volta, è ospitata in cambio della figa.
Motivo del mio permanere? Sicuramente il corpo perfetto di Finny gioca un ruolo essenziale, sicuramente la coppia di fatto che siamo diventati, senza alcun razionale motivo ha pure il suo ruolo, sicuramente il fatto che basti ordinare perchè lei esegua la qualunque ha il suo fascino, sicuramente ha dei bellissimi piedi che usa magistralmente e di sua spontanea volontà, ma sopra ognuna di queste delizie del corpo, la ragione forse più determinante è che avevo (ed ho) bisogno di vacanza cerebrale.

Per cui mi godo Parigi, che amo da sempre, portandomi dietro una sleppa di figa di vent'anni alta un metro e ottantasei che parla poco, che si accontenta di essere sfamata e chiavata brutalmente (perchè le piace il sesso violento) in attesa che salti fuori il prossimo lavoretto che le metta in tasca qualche soldino.
Commerciali, servizi fotografici, porno, marchette, qualsiasi cosa.
Perchè Finny non pare mettersi di traverso nei confronti della vita e ciò è molto rilassante.

Sabato pomeriggio, durante una passeggiata senza meta, siamo entrati in un piccolissima chiesetta che non saprei nemmeno ritrovare. Vuota, sacrale, silenziosa, fredda gelata. Le ho confessato, non senza fatica linguistica, che una delle mie fantasie sessuali è vedere una donna nuda che cammina lungo la navata principale di una chiesa. Mi ha guardato coi suoi laghi finnici e poi si è tolta tutti i vestiti e si è fatta la passeggiata dei miei sogni. Rapida, preoccupata, bellissima. L'ho infinitamente fotografata col telefonino e serberò questo regalo con una gelosia sacra.
Poi siamo andati da Flore a prendere un caffè e dopo un lungo silenzio mi ha detto, alla buona, che le era piaciuto camminare nuda nella chiesa e che se voglio, lo rifarà.
"Ti faresti anche scopare?" chiedo.
"Se tu vuoi scoparmi sì".

Siamo un'immotivata coppia di fatto, irrazionale, sconclusionata, perduta nel limbo di chissà cosa.
Oggi è lunedì.
Non ho la più pallida idea di cosa faremo, io e Finny.
E questo mi entusiasma moltissimo.

Ora scivolo a letto e glielo metto nel culo che c'ho una voglia bestiale.
Alla prossima, amici.