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martedì 18 febbraio 2014

Sei considerazioni periferiche di un convalescente

1. Essenza della vita

Quand'ero bambino mi portavano in montagna. C'era un parco con un piccolo Fort Apache. Le giornate di pioggia mi impedivano di frequentarlo, ma poi un giorno venne il sole. E così, finalmente, andai a Fort Apache. Salii entusiasta la scaletta, arrivando sopra il fortino e fui accolto da uno sciame di mosche. Qualcuno era andato a cagare là sopra e la merda era ancora lì. Metafora standard, one size fits all.

2. Depressione

Ero ragazzo e quella bella signora trentenne in bikini in spiaggia litigava astiosamente col marito/fidanzato/compagno. Se c'è una cosa che non si può vedere è una litigata tra due in costume, in spiaggia. Se devi litigare, stai a casa. Non c'è motivo di fare vacanza. E non c'è motivo di essere deprimenti.

3. Stupore

Domenica, unico suo giorno libero, la Aledellapale mi ha fatto le pulizie di casa. Delle due l'una: o la casa era una merda invivibile, o la Ale si sente tanto sola. Propendo per la numero due.

4. Salute

"Va molto bene sa, non si deve preoccupare." mi dice il dottorino. Ma mi chiedo: davvero gli sembravo preoccupato? Volevo chiedergli se potevo sniffare la bamba, ma mi pareva fuori luogo.

5. Offerte

E' arrivata la prima offerta di transazione. A me pareva buona, ma la Ade dice che non se ne parla. "Cominceremo con qualche piccolo incidente per chiarire la situazione" mi dice. Voglio essere oceanico pacifico e non dare peso alla sbruffonata. La Ade è una gran figa, nota a margine.

6. Previsioni

"Ma tu" chiedo alla Ale "se volessi prenderti un periodo di vacanza, come faresti?"
"Beh" mi risponde "una delle ragazze mi sostituisce. Calcola che io sono aperta 365". Che mi era venuto da pensare ai gradi, ma invece erano i giorni.
Vorrei portarmi la Ale da qualche parte, sì.
Vorrei molto portarmela.